Innanzitutto precisiamo in cosa consiste la ‘filosofia’ vegana: gli individui che seguono questa metodologia alimentare si nutrono solamente di ciò che la terra può dare loro, evitando qualsiasi cibo di provenienza animale. Si differenziano quindi dai vegetariani poiché questi ultimi consentono di portare in tavola formaggi e uova. I vegani, invece, rifiutano categoricamente queste fonti di nutrimento. Attingono in parte alla cucina orientale, in quanto includono nella loro dieta anche alghe e soia, dalla quale si ricavano alimenti molto nutrienti quali tofu (una sorta di ‘formaggio’) e il tempeh (insieme al seitan sostituisce la carne).
Benefici della dieta vegana
Un regime alimentare vegano equilibrato apporta praticamente quasi tutti i principi nutritivi di cui l’uomo ha bisogno. Chi non si nutre di carne e grasso animale guadagna numerosi vantaggi in termini di salute: innanzitutto vedrà abbassarsi notevolmente il livello di colesterolo nel sangue, di glicemia (quindi potrebbe essere un’ottima idea per i diabetici), tiene sotto controllo la pressione e riduce notevolmente i rischi di cancro al colon, alla prostata e al seno. In molti pensano che l’apporto totale di calcio venga drasticamente compromesso, ignorante invece l’alto contenuto di questo minerale delle verdure a foglia verde, nei fagioli, nei semi e nelle noci. In generale, si denotano negli individui vegani, una serie di miglioramenti nell’organismo, tra i quali:- Controllo del peso
- Digestione più veloce
- Diminuzione delle allergie
- Ottima qualità del sonno
- Meno influenze
Possibili carenze per i vegani
Evitando completamente tutto ciò che derivi dagli animali si traduce sostanzialmente nella rottura di una catena di aminoacidi essenziali che, purtroppo, non si trovano nelle proteine vegetali. O meglio, non sono mai presenti tutti assieme, e non rispettano comunque particolari rapporti tra le molecole. I vegani affermano di riuscire ad alimentarsi di proteine con l’aiuto dei cereali e dei legumi, ma questa tesi non è del tutto esatta. E’ necessario un mix pressoché perfetto per riuscire a ristabilire un corretto rapporto tra lisina (non presente, ad esempio nei cereali) e la metionina (non presente nei legumi). La carenza (evidente e scientificamente provata) di vitamina B12 nell’organismo dei vegani, unita ad un eccessivo consumo di folati, dovuta per l’appunto al mancato consumo di prodotti di origine animale, può provocare disturbi neurodegenerativi. Sicuramente un valido supporto alla dieta vegana può essere l’utilizzo di alcuni integratori che possano in qualche modo riportare i livelli di tali sostanze in un range accettabile. Herbalife, ad esempio, ha sviluppato e ampiamente testato un Complesso Vitaminico ricco di vitamina B12, B6 e acido folico per il corretto funzionamento del sistema nervoso e di quello immunitario.
Approfondimento: la dieta corretta
Sicuramente non è semplice stilare un breviario circa le fonti di cibo migliori e le relative associazioni per i vegani, ma si consiglia, per lo meno, di seguire queste regole:- Variare continuamente gli alimenti portati a tavola; di prodotti della terra ce ne sono un’infinità e sarebbe un vero peccato limitarsi a soli pochi cibi conosciuti; kamut, soia, grano saraceno, farro, orzo, riso, quinoa, semi di chia, sorgo, semi di lino, frutta secca, frutta fresca, verdure di stagione… ogni giorno si può inventare una nuova ricetta golosa!
- Ogni giorno è necessario assicurarsi 7 porzioni di cereali, pari ognuna a 30g di cereali oppure a 125ml di latte di riso, almeno 400g di verdura a scelta, 500g di frutta anche sotto forma di succo, 5 porzioni di legumi scegliendo tra 80g di legumi già cotti, 70g di tofu o 125ml di latte di soia
- Chiedere consiglio a un medico o a un dietista per l’assunzione di eventuali integratori e per non rischiare di dimenticare qualche nutrimento fondamentale, essenziale per la sopravvivenza
- Per chi volesse provare un’alimentazione di questo tipo per dimagrire qualche chilo, dovrà seguire un regime ipocalorico, in quanto si pensa erroneamente che la dieta vegana sia di per sé dimagrante; affermazione ampiamente smentita se non altro per la presenza importante di carboidrati.